giovedì 29 gennaio 2009

Una chiesa vicina a noi


il Tirreno — 29 gennaio 2009 pagina 09 sezione: MONTECATINI
La lettera che don Paolo Tofani ha inviato al vescovo Mansueto Bianchi (apparsa ieri sul Tirreno) per denunciare il rischio di una deriva conservatrice della Chiesa, è un grido di allarme che vorrei condividere in segno di solidarietà nei confronti di quei sacerdoti che - come don Paolo - hanno fatto del vento profetico del Concilio vaticano II uno dei motivi principali della loro scelta sacerdotale. Vari amici sacerdoti che hanno vissuto quel periodo lo raccontano come uno dei momenti più fecondi della storia della Chiesa e sinceramente penso che il papa “buono” abbia avuto una grande intuizione a convocare un Concilio così importante per i risultati che ha portato non solo nella Chiesa cattolica ma nella società più in generale. Penso che la modernità non debba essere vissuta dalla Chiesa come un rischio o un male da cui difendersi; la società moderna porta con sè anche tanti elementi importanti per il progresso dell’umanità, per una società più giusta, per un pianeta che non potrà garantire per sempre le risorse che oggi ci dona. Il Concilio in questo è stato davvero profetico in quanto ha aperto molte finestre sul mondo. La nostra Chiesa locale è una Chiesa viva che opera con impegno e serietà in ambiti “scomodi”, occupandosi di tante persone che spesso rischiano di rimanere indietro perché colpite da eventi che segnano la loro vita quotidiana, rendendola più faticosa e difficile. Sono grata a questa Chiesa pistoiese operosa e molto impegnata sui temi sociali, della giustizia e della legalità; sono grata in modo particolare a don Paolo per tutto il lavoro che porta avanti, per quella vivacità e freschezza che esprime in ogni occasione e incontro, per quanto ha trasmesso in questi anni ad una come me, donna in cammino alla ricerca di nuove mete, e per quanto potrà ancora fare per tutta la nostra comunità. Caro don Paolo, ho ancora presente lo sguardo col quale qualche giorno fa don Luigi Ciotti ti ascoltava mentre parlavi al tuo circolo di Santomato; lui ti capiva e condivideva le cose che dicevi. Non so se questo può bastare, tuttavia mi sento di dire che nella Diocesi di Pistoia il vento rivoluzionario del Concilio è passato, ha toccato le coscienze e continua a germogliare speranza.

Daniela Gai assessore alle Politiche sociali della Provincia di Pistoia

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