sabato 31 gennaio 2009

giovedì 29 gennaio 2009

In caso di sconfitta non voglio poltrone.





Si definisce outsider, sa benissimo che si gioca la candidatura con due colossi ma non demorde. Daniela Gai ci crede. È stata la prima a porre la propria candidatura raccogliendo lo scetticismo delle due anime del suo partito, il Pd, che prontamente hanno mandato in campo avversarie ricche di sponsor più o meno gallonati. Parliamo di alleanze; in caso di vittoria questa coalizione non si tocca. «L’alleanza è questa. Il programma è sufficientemente chiaro e innovativo. Le questioni critiche sono state affrontate nella maniera migliore. L’ho sottoscritto con convinzione». Cosa porta di suo Daniela Gai nel programma? «Ci sono cose da affrontare da subito per aggredire i problemi di imprese e lavoratori. Occorre una task force fatta di competenze e con risorse economiche. E penso ad esempio ad una agenzia per la promozione che riesca a valorizzare le identità presenti sul nostro territorio che devono essere viste come una ricchezza e non come un limite». Lei è sostenuta soprattutto dal mondo del volontariato. Non è un limite della sua campagna elettorale? «Io rappresento tutta la società ma è necessario dare voce a quel mondo che non è mai stato rappresentato e che invece deve emergere. Purtroppo c’è poca mobilità sociale, a tutti i livelli. Credo di essere in grado di far emergere questi mondi vitali che possono dare una spinta allo sviluppo e mettere in campo energie nuove». Anche lei è convinta che con le primarie qualcuno giochi un’altra partita parallela dentro il Pd? «Il dispiegamento delle forze in campo indica che la gara è un’altra. Forse la vera posta il gioco è il partito, almeno questo par di capire. La mia candidatura esce da queste logiche e la mia vittoria potrebbe ricucire una frattura pericolosissima per l’esito delle elezioni». Dicono: la partita si gioca tra Fratoni e Turco, per questo Bargellini le ha chiesto, in modo poco elegante, di ritirarsi. Lo farà? «No, continuo la corsa proprio perché credo che sia in atto una lotta che è estranea alla spinta delle primarie. Continuo perché possono mettere a disposizione la mia esperienza e perché sono estranea a questa polarizzazione che rischia di far morire il Pd. Rispetto alle altre ho più libertà di azione e offro maggiore autonomia». Perché non dovrebbero votare Fratoni? «Perché rappresenta una parte del mondo politico che è lontana dal progetto di rinnovamento che io propongo, una parte orientata al mantenimento di se stessa mentre invece c’è bisogno di un cambio di passo». E perché non dovrebbero votare Turco? «La sua candidatura è stata pensata in contrapposizione con l’altro gruppo, quello di Fratoni. È passata l’idea di trovare qualcuno della società civile da contrapporre a chi voleva un riequilibro interno tra ex Ds e ex Margherita. E poi Cecilia ha detto che non farà il presidente a tempo pieno: sbagliato. La Provincia richiede un impegno totale, assoluto anche se non si deve fare né a tutti i costi né per tutta la vita». A proposito, la sua volontà di lasciare la politica in caso di sconfitta alle primarie ha sconcertato un po’ tutti. «Per me questo è un impegno serio e sono convinta di poter fare il presidente della Provincia. Se perdo le primarie il mio impegno politico continuerà per rispetto di coloro che mi hanno sostenuto e votato. Dunque, continuerò a fare politica ma non accetterò poltrone perché non voglio riciclarmi. E se sconfitta, appoggerò lealmente la candidata che uscirà vincitrice da questo confronto e l’aiuterò a sconfiggere il centrodestra».

Una chiesa vicina a noi


il Tirreno — 29 gennaio 2009 pagina 09 sezione: MONTECATINI
La lettera che don Paolo Tofani ha inviato al vescovo Mansueto Bianchi (apparsa ieri sul Tirreno) per denunciare il rischio di una deriva conservatrice della Chiesa, è un grido di allarme che vorrei condividere in segno di solidarietà nei confronti di quei sacerdoti che - come don Paolo - hanno fatto del vento profetico del Concilio vaticano II uno dei motivi principali della loro scelta sacerdotale. Vari amici sacerdoti che hanno vissuto quel periodo lo raccontano come uno dei momenti più fecondi della storia della Chiesa e sinceramente penso che il papa “buono” abbia avuto una grande intuizione a convocare un Concilio così importante per i risultati che ha portato non solo nella Chiesa cattolica ma nella società più in generale. Penso che la modernità non debba essere vissuta dalla Chiesa come un rischio o un male da cui difendersi; la società moderna porta con sè anche tanti elementi importanti per il progresso dell’umanità, per una società più giusta, per un pianeta che non potrà garantire per sempre le risorse che oggi ci dona. Il Concilio in questo è stato davvero profetico in quanto ha aperto molte finestre sul mondo. La nostra Chiesa locale è una Chiesa viva che opera con impegno e serietà in ambiti “scomodi”, occupandosi di tante persone che spesso rischiano di rimanere indietro perché colpite da eventi che segnano la loro vita quotidiana, rendendola più faticosa e difficile. Sono grata a questa Chiesa pistoiese operosa e molto impegnata sui temi sociali, della giustizia e della legalità; sono grata in modo particolare a don Paolo per tutto il lavoro che porta avanti, per quella vivacità e freschezza che esprime in ogni occasione e incontro, per quanto ha trasmesso in questi anni ad una come me, donna in cammino alla ricerca di nuove mete, e per quanto potrà ancora fare per tutta la nostra comunità. Caro don Paolo, ho ancora presente lo sguardo col quale qualche giorno fa don Luigi Ciotti ti ascoltava mentre parlavi al tuo circolo di Santomato; lui ti capiva e condivideva le cose che dicevi. Non so se questo può bastare, tuttavia mi sento di dire che nella Diocesi di Pistoia il vento rivoluzionario del Concilio è passato, ha toccato le coscienze e continua a germogliare speranza.

Daniela Gai assessore alle Politiche sociali della Provincia di Pistoia

Pistoia con i valori politici dell'umanità

Daniela Gai assieme a Yolande Mukagasana Kigali (Rwanda), 25 gennaio '09


Fin dal momento in cui ho incontrato Daniela, penso di conoscere il suo carattere: una donna che fa politica credendo con passione al suo ruolo. Ogni volta che l’incontro, capisco che cerca sempre di trovare le soluzioni per le persone, soprattutto per le più deboli. Crede fortemente nel percorso Albachiara, di cui il Campus di Montecatini – che ho conosciuto personalmente – è una bellissima espressione per i giovani italiani che vi partecipano con entusiasmo, sentendosi protagonisti nel poter gestire i valori più importanti.Daniela si è dimostrata sempre aperta e disponibile a offrire delle esperienze che possano formare i giovani: l’ho visto e vissuto con loro quando ho partecipato all’ultimo Campus.
Il progetto Albachiara è il sogno per il mio paese, perché è un eccellente progetto che anche ogni genitore dovrebbe sostenere. Il progetto che ho nel cuore, è di costruire nel Rwanda una scuola ispirata ai valori della tolleranza e del rispetto della differenza. Quando ho incontrato Daniela e le ho parlato del mio progetto, era come se ci si conoscesse da sempre. La sua accoglienza mi ha segnato nel profondo dell’animo.
Daniela rappresenta una speranza per tutte le persone che vogliono il cambiamento per una politica dai valori umani, e non dubito un solo istante che la sua politica sarà quella che attendiamo. Una politica davvero umana sia per Pistoia che per i giovani e le loro famiglie.
Amo Pistoia, dove sento di avere una vera famiglia, dopo quella che ho perduto nel genocidio del Rwanda, e le auguro di avere Daniela come politico e come Presidente perché ci renderà valori che rischiamo di perdere.

Yolande Mukagasana

una rwando-belga adottata da Pistoia

venerdì 23 gennaio 2009

Tratto da La Nazione del 23 gennaio 2009

Anti-fannulloni' premiati da Brunetta Cinque progetti esempio di efficienza

Il ministro della funzione pubblica Renato Brunetta ha indicacato i migliori progetti che sono stati realizzati dalla pubblica amministrazione. Tra questi, cinque esempi di efficenza sono stati segnalati nella provincia di Pistoia

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Pistoia, 23 gennaio 2009 - Non solo fannulloni. E’ questo il nuovo slogan con quale il ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, ha voluto indicare i migliori progetti che sono stati realizzati dalla pubblica amministrazione. Complessivamente ne sono stati selezionati 845 in tutta Italia, indicandoli ad esempio, per qualità. innovazione ed efficienza. "Nel complesso - scrive il ministero - le storie che abbiamo pubblicato danno conto di un impegno diffuso in tutte le regioni e i comparti della PA, per migliorare i servizi resi ai cittadini ed alle imprese, accrescere la trasparenza e la partecipazione, aumentare l’efficienza delle strutture e migliorare la gestione delle risorse umane". Ebbene, cinque di questi progetti selezionati sono di Pistoia, due appartengono al Comune e tre alla Provincia. Vediamoli uno per uno. Il primo caso è il servizio di Informagiovani del Comune, situato nella Torre di Catilina. Si tratta di uno ufficio a cui si rivolgono in prevalenza i ragazzi, ma aperto a tutte le età, per avere un aiuto nella ricerca del lavoro e nella formazione. Nella sede c’è anche un punto internet gratuito. E’ stato aperto nel gennaio del 1999 ed attualmente conta circa 9.000 utenti l’anno.

"L’idea è stata quella di focalizzare il servizio sui bisogni dei ragazzi - afferma il responsabile Angelo Ferrario - mettendo insieme le opportunità del territorio con le aspirazioni dei nostri utenti. Noi suggeriamo sempre di costruirsi un percorso. Quello che conta è il curriculum più che il titolo di studio. L’unico aspetto negativo è che poi non sappiamo che fine hanno fatto i ragazzi, se hanno trovato lavoro, se sono riusciti a raggiungere gli obiettivi". Il secondo caso citato dal ministero riguarda la Biblioiteca San Giorgio. Il progetto di una biblioteca innovativa all’interno di un’area industriale dismessa ha avuto il primo premio alla rassegna della pubblica amministrazione 'Dire e fare', ricevendo il ricoscimento di 'Premio città ideale 2007'. Successivamente è stata segnalata al ministero. Come responsabile del progetto è stata indicata Alessandra Giovannini. "Ma questa indicazione è sbagliata - chiarisce la funzionaria - in realtà ho soltanto seguito le pratiche. Il ricoscimento è al comune di Pistoia per la scelta dell’intervento e a tutto il personale della biblioteca per l’organizazione dei servizi".
Il terzo caso riguarda il Centro antidiscrimine della Provincia (referente la funzionaria Anna Ajello), Nato nel 2004, ha lo scopo di aiutare tutti coloro che sono stati vittime di qualuque tipo di discriminazione. Il servizio si prende in carico l’utente fino alla soluzione del caso. Tra il 2004 e il 2006 si sono rivolti alla struttura 69 utenti, 56,5 uomini, 43,5 donne.


Il quarto caso è relativo all’ufficio relazioni con il pubblico della Provincia (referente Lucia Vezzosi, responsabuile Urp). In particolare è stato realizzato per la Provincia un supporto lavorativo accessibile da tutte le postazioni informatiche dei dipendenti, in grado di fornire un quadro organizzativo delle risorse e delle conoscenze disponibile. Infine il quinto caso segnalato, sempre della Provincia, è relativo all’Osservatorio sociale (referente Stefano Lomi, responsabile). Questo servizio è stato istituito nel 2002, ed è concepito come supporto alla programmazione dell’ente. Vengono raccolti e organizzati i dati riguardanti il mercato del lavoro, la formazione, la scuola, sicurezza, disabilità, verde urbano, zone rurali e urbane.

Io sto con gli amici di facebook... che sono Tanti


In città dilaga la Facebook mania

PISTOIA. Politici, attori, gente di spettacolo e tanta gente comune. Nessuno sfugge alla Facebook-mania, che a Pistoia dilaga come in tutto il resto del mondo. Se il superportale è nato soprattutto per consentire di ritrovare amici che non si vedono da anni, magari dispersi chissà in quale parte del mondo, in realtà è diventata anche una ghiotta vetrina per chi ha bisogno di farsi pubblicità o di pubblicizzare la propria attività economica, o più semplicemente eventi, località, hobby e passioni. Così, scopriamo che anche il venerabile Licio Gelli è iscritto a Facebook e che Abetone conta più gruppi di fan della stessa Pistoia. Ecco un breve viaggio nelle “bacheche” (si chiamano così le prime pagine di ogni utente) pistoiesi, con la premessa che i personaggi sono sicuramente di più di quelli citati e che, col tempo, il numero di amici e fan crescerà un po’ per tutti. I fan di Pistoia. Il gruppo che conta più fan è in realtà un utente che si è iscritto semplicemente col nome “Pistoia”. Nella bacheca campeggia lo stemma comunale e sono presenti foto, mappe della città, discussioni su eventi da organizzare (c’è chi propone aperitivi o cene in agriturismo). I fan sono 1946 e ce ne sono anche della Svizzera e di Londra. Attraverso questo gruppo veniamo a sapere che l’11 luglio nella chiesa di San Paolo si terrà un’adunanza eucaristica nazionale dei giovani. “I pistoiesi di facebook” è un gruppo che conta 1410 membri. “Di che rione sei?”, invece, è il gruppo legato alla Giostra dell’orso, che al momento conta 59 fan. E c’è anche il divertente “Quelli che... Pistoia: dove il divertimento è assicurato”, con 1045 membri. Lo sport. Il gruppo “Carmatic Pistoia” conta 353 iscritti, quello “Pistoiese calcio” 541 fan. Ma ci sono anche “Sps Ramini”, società di pesca sportiva, e il “Tennis club Cutigliano”. Abetone e montagna mon amour. Abetone svetta fra i comuni più amati: il gruppo “We love Abetone” conta 1344 iscritti, ma ci sono anche “Abetone by night and day” (425 iscritti), “Abetone Freeride e freestyle”, “Abetone live” e “Abetone snowbord club”. Per fare un paragone, la ben più popolosa Quarrata può rispondere solo con i “Pioneri della Croce Rossa Quarrata”, 226 amici.. Abbiamo poi “Quelli che adorano Cutigliano” (32), “Quelli che alla Doganaccia”, “Quelli della Ferrovia alto-pistoiese”, “Quelli che la Porrettana” (458 iscritti), e “Gruppo Le Piastre”. Personaggi famosi. Spicca Licio Gelli, con i suoi irriducibili 40 fan. Ma ancora di più ne conta il “Licio Gelli fan club”, 352 iscritti, quasi tutti giovani. Per contro, l’intenzione di Odeon tv di ospitare Gelli come commentatore, ha scatenato la reazione di ben quattro gruppi: “Protestiamo contro Licio Gelli su Odeon tv” conta 2.575 iscritti, “No a Gelli e alla P2 in tv” 1777 iscritti, “No a Gelli conduttore” 1143 iscritti e “Scandaloso” 814 iscritti. Fra i personaggi pubblici, anche l’attore Ugo Pagliai e il conduttore fac-totum Andrea Agresti. I politici. Tantissimi i politici. Dei quattro in lizza nelle primarie Pd, troviamo iscritte le donne: Federica Fratoni (366 amici), Cecilia Turco (184) e Daniela Gai (376). Non è iscritto Mauro Mari. Nel centrosinistra, sono iscritti a Facebook amministratori come Caterina Bini (consigliere regionale), Agostino Fragai (assessore regionale), Silvia Ginanni (assessore comunale), Piero Giovannini (assessore comunale), Tommaso Braccesi (vicesindaco) Luigi Giorgetti, Cristina Donati e Nicola Risaliti (assessori provinciali), Carla Strufaldi (sindaco S.Marcello). Nel centrodestra, troviamo Anna Maria Celesti (consigliere regionale), e i consiglieri comunali Jessica Cipriani, Alessio Bartolomei e Francesca Bardelli (ben 517 amici). -

Francesco Albonetti